Le grandi battaglie non sono per i pochi ma per i molti ed ognuno deve prendersi le proprie responsabilità affinché le cose cambino. La lotta attiva non si fa con i manifesti o i cambi di partito ma si fa da dentro con le proposte utilizzando qualsiasi mezzo, dal più ortodosso a quello più violento. L’ideologia dei compagni è mutata nel tempo tanto da affidarsi alle mezze frasi fatte che non fanno più tendenza ed il meschino messaggio che il nuovo PD vuole formare è un offesa all’evoluzione dei compagni, anzi è la loro devoluzione. Ciò che più mi rammarica è il loro pugno alzato che ancora li perseguita, per poi abbracciare nel nome della popolarità e della giusta causa la falsa idea della globalizzazione ad opera dei sionisti e dei falsi massoni americani. Il coevo di simboli balordi che ancora albergano nei loro cuori è simile alla rottura dell’Unione sovietica, un popolino di politici che cerca di creare una coscienza collettiva che è simbolo del passato i cui buchi vengono tappati con immagini esterne, di altre ideologie a loro lontane. Ma andiamo con ordine.
1.Il perché di una scelta: L’indegna comunione si è consumata anche nel nostro paese e portatori di questo sono stati sempre loro, i compagni che dovevano difendere a spada tratta il proletariato. Non è sbagliato parlare ancora di classe proletaria, soprattutto a Tortora o in Calabria. La famosa coscienza di classe non si è assolutamente formata ed ancora il padroncino che dona lavoro, è colui che va ringraziato e stimato, qualsiasi stipendio si percepisca , dal più misero al più modesto (perché il giusto non viene mai percepito). Si ringrazia con il capo basso e il rancore soffuso nel cuore. Dove sono in questo caso i comunisti o la sinistra moderata? Dove sono i grandi uomini che dovrebbero farsi portavoce di libertà ed uguaglianza? Non è questa schiavitù? A chi compete la risoluzione di certi problemi? Non preoccupatevi gente: grazie al PD che abbraccerà una linea quasi democristiana anche loro potranno dire che ci penserà Dio stesso a risollevare le vostre sorti, continuate a pregarlo e i vostri affitti o i vostri mutui saranno pagati da lui. Se vostro figlio non ha avuto la possibilità di studiare e deve sottomettersi al sistema, non preoccupatevi, è la volontà di Dio a volere questo e nessun altro. Un contentino misero che ancora fa breccia e ricordate: Bussate e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà dato!
2.I compagni del portafoglio: Il nuovo PD come i vecchi DS, dovevano stare al servizio del popolo, ma cosa hanno fatto per il popolo? Nulla! Tocchiamo il tasto dolente, quel tabù che nessuno smuove che si ha paura di nominare. Il lavoro è un diritto che si acquisisce. Dove sono i comunisti ed i compagni, quando un padre di famiglia firma buste paghe da 1.500 euro e poi ne porta a casa solo 800 o forse 900, lavorando 12 ore al giorno; lavorando senza diritti, senza feste, senza soste. Cosa fanno i compagni quando anche chi ha diritti se ne abusa e caccia fuori la sua vagabondaggine? Cosa dicono ai tanti dipendenti statali che dovrebbero essere raddrizzati perché sono solo poltroni e nulla facenti (non tutti sia ben chiaro, ma si sa che sono sempre i pochi a guastare tutto)? Dove sono i compagni quando quel povero padre o quella povera madre, devono ingoiare lacrime amare, soprusi ed altro, per portare un po’ di dignità ai propri figli? Dove sono i compagni quando il pane costa così caro, tanto caro da valere più della stessa dignità dell’uomo? Cos’è questa fantascienza? Certo che no, la si vede quotidianamente! Ma i compagni mettono solo i loro manifesti. Tanti hanno fatto il salto di qualità. Sono borghesi ormai, occupano posti di rilievo, mangiano alle spalle dello stato sociale (l’unica cosa che sanno fare da comunisti), fanno gli ideologi per il bene di tutti. Ricordo ancora quando ero nei DS, durante la campagna elettorale, parlando con un “compagno sindacalista” gli dissi di inserire nel programma un tema di attualità, quello del lavoro sommerso, di attuare politiche di controllo verso tutti quegli extracomunitari che lavorano per quattro soldi, facendo perdere il posto di lavoro a tanti italiani che con 400euro al mese campano si e no, 2settimane. Inoltre sono loro e solo loro la prima causa di degrado e blocco dell’economia (e senza che mi date del razzista) ma che vengono anche sfruttati, tant’è vero che a guardarli mi si stringe il cuore. Il buon compagno disse “Beh hai ragione ma tocchiamo un tasto troppo dolente, che ci farebbe più perdere che non guadagnare”. Beh come non dargli torto, alla fine anche tra i compagni c’erano forse gli sfruttatori? In fondo romeni e polacchi cosa sono se non ex-comunisti, quindi prima c’era mamma Russia e Ceauçescu, ora ci sono gli italiani comunisti.
3.Dio è morto per aver amato troppo gli esseri umani: Così diceva Nietschze! Quindi anche i comunisti tortoresi hanno scelto il PD, perché il vecchio partito è morto per aver troppo amato l’operaio! Su tortoresi, su Calabria, cominciamo a far valere i nostri diritti. Andiamo in piazza, diamo dimostrazione a tutti di non aver padroni, non andiamo più al nord ma cresciamo qui. Lontano dai codardi che pur di mantenere i loro voti mangiano alle nostre spalle. Le lotte si fanno attivamente, non con i manifesti o le grida, si combatte anche a suon di pugni e calci. Non si deve dare tregua a chi ci comanda, il popolo è sovrano, tutti ne hanno paura. Quando i francesi lo capirono ecco la rivoluzione che tagliò le teste coronate, che mandò via il clero mangione e che era altruista solo per se stesso. Alla fine anche quella degenerò e non servì più a nulla, infatti a noi non ci servono nuovi Robespierre, ma i nuovi Nenni, Berlinguer e Gramsci e perché no anche i nuovi Mussolini e Hitler, perché se ne può dire di tutto ma sempre dal socialismo provengono, ed hanno dato un senso d’appartenenza vero all’individuo riqualificandolo nel ruolo di diritto/dovere, almeno nella prima fase dei loro governi poi anche loro hanno solo fatto danni (ma a tanti questo non interessa dirlo, perché fascismo e nazismo = male dell’umanità. Concezione che si è creata per merito di coloro che hanno solo letto il rosso e mai il nero. Non è meglio leggere entrambi affinché si abbia coscienza nel sottolineare sbagli e cose buone di entrambi?). Oggi si crea solo carne da macello; i compagni non sanno di niente e le loro vomitevoli coalizioni non daranno sbocchi se non ai loro clienti. Questo è oggi il compagno, quello che vive con il mito di Marx in un mondo americanizzato, che spaccia per moderno modelli di società simili a quelli di Cuba, che ancora si emoziona davanti alla falce e martello, strumenti che nessuno più usa, per poi sedersi dietro una scrivania, mangiare il pane del popolo e sbadigliare dicendo che è stanco (forse di non far nulla!). I veri socialisti e comunisti, sono quelli come mio nonno, che andava attaccando manifesti di notte e si è fatto pure 3ore di fermo, i veri socialisti e comunisti non esistono più, si sono ingrassati, si sono arricchiti ed hanno sistemato con la tessera del partito i propri figli; sono imprenditori che sfruttano e la Calabria ne è piena! Basta signori, questa situazione deve finire! Le verità e le certezze bisogna costruirsele, via le ideologie preconfezionate e i partiti! Il popolo non deve avere paura di gridare il suo disappunto, i comunisti e tanti come loro hanno fallito, a Tortora ci sono solo i vecchi con le loro pensioni, i giovani fuggono e a nulla servono i proclami dei nuovi leaders perché nessuno li seguirà mai. Hanno idee inutili, senza modernità, non hanno coraggio! Ci vuole coraggio per dire la propria ci vuole fegato per contestare i soprusi che quotidianamente si vivono. Le poche voci fuori dal coro vengono intimidite perché chi dice una delle tante verità è un problema, anche Cristo diceva la verità delle verità ed infatti l’hanno messo in croce! Basta con la vita da ignavi, basta con il precariato morale che stiamo vivendo! E’ giusto dire che non tutti i compagni sono così, ma come detto i pochi rovinano la piazza ed i molti non facendo nulla per correggerli sono colpevoli anche loro. Anche per il popolo vale questo, i pochi che gridano allo scandalo sono sommersi dalle tante anime silenziose, ma né i pochi, né i molti si raddrizzano a vicenda! Quindi colpevoli tutti, ancora una volta, Tortora e la Calabria è causa del proprio male. Ma io ancora spero!
1.Il perché di una scelta: L’indegna comunione si è consumata anche nel nostro paese e portatori di questo sono stati sempre loro, i compagni che dovevano difendere a spada tratta il proletariato. Non è sbagliato parlare ancora di classe proletaria, soprattutto a Tortora o in Calabria. La famosa coscienza di classe non si è assolutamente formata ed ancora il padroncino che dona lavoro, è colui che va ringraziato e stimato, qualsiasi stipendio si percepisca , dal più misero al più modesto (perché il giusto non viene mai percepito). Si ringrazia con il capo basso e il rancore soffuso nel cuore. Dove sono in questo caso i comunisti o la sinistra moderata? Dove sono i grandi uomini che dovrebbero farsi portavoce di libertà ed uguaglianza? Non è questa schiavitù? A chi compete la risoluzione di certi problemi? Non preoccupatevi gente: grazie al PD che abbraccerà una linea quasi democristiana anche loro potranno dire che ci penserà Dio stesso a risollevare le vostre sorti, continuate a pregarlo e i vostri affitti o i vostri mutui saranno pagati da lui. Se vostro figlio non ha avuto la possibilità di studiare e deve sottomettersi al sistema, non preoccupatevi, è la volontà di Dio a volere questo e nessun altro. Un contentino misero che ancora fa breccia e ricordate: Bussate e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà dato!
2.I compagni del portafoglio: Il nuovo PD come i vecchi DS, dovevano stare al servizio del popolo, ma cosa hanno fatto per il popolo? Nulla! Tocchiamo il tasto dolente, quel tabù che nessuno smuove che si ha paura di nominare. Il lavoro è un diritto che si acquisisce. Dove sono i comunisti ed i compagni, quando un padre di famiglia firma buste paghe da 1.500 euro e poi ne porta a casa solo 800 o forse 900, lavorando 12 ore al giorno; lavorando senza diritti, senza feste, senza soste. Cosa fanno i compagni quando anche chi ha diritti se ne abusa e caccia fuori la sua vagabondaggine? Cosa dicono ai tanti dipendenti statali che dovrebbero essere raddrizzati perché sono solo poltroni e nulla facenti (non tutti sia ben chiaro, ma si sa che sono sempre i pochi a guastare tutto)? Dove sono i compagni quando quel povero padre o quella povera madre, devono ingoiare lacrime amare, soprusi ed altro, per portare un po’ di dignità ai propri figli? Dove sono i compagni quando il pane costa così caro, tanto caro da valere più della stessa dignità dell’uomo? Cos’è questa fantascienza? Certo che no, la si vede quotidianamente! Ma i compagni mettono solo i loro manifesti. Tanti hanno fatto il salto di qualità. Sono borghesi ormai, occupano posti di rilievo, mangiano alle spalle dello stato sociale (l’unica cosa che sanno fare da comunisti), fanno gli ideologi per il bene di tutti. Ricordo ancora quando ero nei DS, durante la campagna elettorale, parlando con un “compagno sindacalista” gli dissi di inserire nel programma un tema di attualità, quello del lavoro sommerso, di attuare politiche di controllo verso tutti quegli extracomunitari che lavorano per quattro soldi, facendo perdere il posto di lavoro a tanti italiani che con 400euro al mese campano si e no, 2settimane. Inoltre sono loro e solo loro la prima causa di degrado e blocco dell’economia (e senza che mi date del razzista) ma che vengono anche sfruttati, tant’è vero che a guardarli mi si stringe il cuore. Il buon compagno disse “Beh hai ragione ma tocchiamo un tasto troppo dolente, che ci farebbe più perdere che non guadagnare”. Beh come non dargli torto, alla fine anche tra i compagni c’erano forse gli sfruttatori? In fondo romeni e polacchi cosa sono se non ex-comunisti, quindi prima c’era mamma Russia e Ceauçescu, ora ci sono gli italiani comunisti.
3.Dio è morto per aver amato troppo gli esseri umani: Così diceva Nietschze! Quindi anche i comunisti tortoresi hanno scelto il PD, perché il vecchio partito è morto per aver troppo amato l’operaio! Su tortoresi, su Calabria, cominciamo a far valere i nostri diritti. Andiamo in piazza, diamo dimostrazione a tutti di non aver padroni, non andiamo più al nord ma cresciamo qui. Lontano dai codardi che pur di mantenere i loro voti mangiano alle nostre spalle. Le lotte si fanno attivamente, non con i manifesti o le grida, si combatte anche a suon di pugni e calci. Non si deve dare tregua a chi ci comanda, il popolo è sovrano, tutti ne hanno paura. Quando i francesi lo capirono ecco la rivoluzione che tagliò le teste coronate, che mandò via il clero mangione e che era altruista solo per se stesso. Alla fine anche quella degenerò e non servì più a nulla, infatti a noi non ci servono nuovi Robespierre, ma i nuovi Nenni, Berlinguer e Gramsci e perché no anche i nuovi Mussolini e Hitler, perché se ne può dire di tutto ma sempre dal socialismo provengono, ed hanno dato un senso d’appartenenza vero all’individuo riqualificandolo nel ruolo di diritto/dovere, almeno nella prima fase dei loro governi poi anche loro hanno solo fatto danni (ma a tanti questo non interessa dirlo, perché fascismo e nazismo = male dell’umanità. Concezione che si è creata per merito di coloro che hanno solo letto il rosso e mai il nero. Non è meglio leggere entrambi affinché si abbia coscienza nel sottolineare sbagli e cose buone di entrambi?). Oggi si crea solo carne da macello; i compagni non sanno di niente e le loro vomitevoli coalizioni non daranno sbocchi se non ai loro clienti. Questo è oggi il compagno, quello che vive con il mito di Marx in un mondo americanizzato, che spaccia per moderno modelli di società simili a quelli di Cuba, che ancora si emoziona davanti alla falce e martello, strumenti che nessuno più usa, per poi sedersi dietro una scrivania, mangiare il pane del popolo e sbadigliare dicendo che è stanco (forse di non far nulla!). I veri socialisti e comunisti, sono quelli come mio nonno, che andava attaccando manifesti di notte e si è fatto pure 3ore di fermo, i veri socialisti e comunisti non esistono più, si sono ingrassati, si sono arricchiti ed hanno sistemato con la tessera del partito i propri figli; sono imprenditori che sfruttano e la Calabria ne è piena! Basta signori, questa situazione deve finire! Le verità e le certezze bisogna costruirsele, via le ideologie preconfezionate e i partiti! Il popolo non deve avere paura di gridare il suo disappunto, i comunisti e tanti come loro hanno fallito, a Tortora ci sono solo i vecchi con le loro pensioni, i giovani fuggono e a nulla servono i proclami dei nuovi leaders perché nessuno li seguirà mai. Hanno idee inutili, senza modernità, non hanno coraggio! Ci vuole coraggio per dire la propria ci vuole fegato per contestare i soprusi che quotidianamente si vivono. Le poche voci fuori dal coro vengono intimidite perché chi dice una delle tante verità è un problema, anche Cristo diceva la verità delle verità ed infatti l’hanno messo in croce! Basta con la vita da ignavi, basta con il precariato morale che stiamo vivendo! E’ giusto dire che non tutti i compagni sono così, ma come detto i pochi rovinano la piazza ed i molti non facendo nulla per correggerli sono colpevoli anche loro. Anche per il popolo vale questo, i pochi che gridano allo scandalo sono sommersi dalle tante anime silenziose, ma né i pochi, né i molti si raddrizzano a vicenda! Quindi colpevoli tutti, ancora una volta, Tortora e la Calabria è causa del proprio male. Ma io ancora spero!